Patrimonio di oreficeria adriatica
ISSN: 1971-1832
Iscriz. Trib. di Venezia n. 31 del 26-10-2006
Direzione: direzione@oreficeriadriatica.it
Redazione: info@oreficeriadriatica.it
Skype: patrimonio.oreficeria.adriatica
Direttore responsabile
Letizia Caselli
Fondatori
Clara Baracchini, Giovanni Boraccesi,
Antonella Capitanio, Franco Faranda,
Paolo Goi, Ezio Mattiocco, Ettore Merkel,
Benedetta Montevecchi, Cinzia Piglione,
Fabrizio Vona, Nikola Jakšić
Collaboratori
Alberto Bordignon, Maria Agnese Chiari Moretto Wiel
Comitato scientifico
Joško Belamarić, Istituto di Storia dell'Arte di Zagabria
Carlo Bertelli, Università della Svizzera Italiana
Mounir Bouchenaki, ICCROM, Roma
Anna Rosa Calderoni Masetti, Università degli Studi di Genova
Enrico Castelnuovo, Scuola Normale Superiore di Pisa
Marco Collareta, Università degli Studi di Pisa
Francesca Flores D'Arcais, Università Cattolica Sacro Cuore, Milano
Clarice Innocenti, Opificio delle Pietre Dure, Firenze
Nikola Jakšić, Università di Zara
Luciano Orsini, Pontificia Commissione Beni Culturali della Chiesa
Sandra Vasco Rocca, ICCD, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Marie-Paul Roudil, UNESCO
Samo Štefanac, Facoltà di Arti, Università di Lubiana
Marina Vio, IUAV Università di Venezia
Gerhard Wolf, Kunsthistorisches Institut, Firenze
Webmaster
Alberto Benati
Grafica
Design Associati
Politica editoriale
La rivista "Patrimonio di Oreficeria Adriatica" è la rivista dedicata all' Oreficeria. Essa intende favorire la comunicazione scientifica entro il mondo della cultura orafa nelle varie discipline afferenti, e agli operatori di settore.
A questo fine "Patrimonio di Oreficeria Adriatica" mira a diffondere altro materiale di riflessione e discussione.
In particolare "Patrimonio di Oreficeria Adriatica" si prefigge di pubblicare, nella sezione scientifica, lavori originali (legati al territorio; a temi, ricerche e metodi; a materia, tecniche e tecnologie, infine a nuove proposte).
Le rubriche ospitate nelle colonne di servizio inseguono due logiche: una di repertorio e una di apertura ad eventi, persone, cose.
Nella prima colonna compaiono strumenti di lavoro come tesauri, motori di ricerca bibliografica, esperienze di restauro, catalogo dei principali musei di settore con la rubrica "Musei Collezioni Raccolte", sguardo sensibile alla pratica artistica moderna e contemporanea, dedicata periodicamente ad un artista, ad una Scuola di rilievo, con un momento di scambio di competenze e lavori ("La fucina di Vulcano").
La seconda colonna, che inizia con "News & Views" segnala notize, commenti e recensioni (tra cui l'elzeviro Schegge), per culminare nella sezione "Eventi" che segnala fatti e cose ritenute di rilievo.
Tutto il materiale di pubblicazione sarà catalogato in "Archivio rivista" per lasciare memoria dei materiali pubblicati nel tempo.
Il patrimonio culturale dell'area Adriatica verso il Mediterraneo
Occorre sottolineare l'incredibile ricchezza del patrimonio culturale dell'area adriatica, risultato da secoli di insediamento e trasformazione del territorio da parte dell'uomo. Le città dell'Adriatico hanno sempre dialogato tra loro, in una sorta di filo sotteso.
Di quelle opere oggi rimangono ancora splendide testimonianze nei musei - pubblici, privati ecclesiastici - malgrado le secolari dispersioni, saccheggi, furti, fusioni e lo stato di minorità in cui questa la disciplina dell'oreficeria è rimasta per anni. Un patrimonio ancora in gran parte da catalogare, da conoscere, con una letteratura storico-artistica talvolta generosa più spesso sporadica, frammentaria o addirittura lacunosa a causa dell'oblìo dovuta alla mancato continuità negli studi.
L'Adriatico è sempre stato un luogo di incontro e scambio di culture diverse che vi confluivano dall'intero Mediterraneo, area a sua volta di convergenza delle grandi correnti mercantili e culturali.
Oggi quell'incontro è forse un cercare di capire il senso e l'orizzonte di quella memoria, che è quasi un viaggio astratto e insieme vitale.